Dal punto di vista normativo il ruolo dei caregiver familiari non è ancora pienamente riconosciuto a livello nazionale, tuttavia diverse regioni (a partire dall’ Emilia Romagna e poi Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Lazio, Basilicata, la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia) hanno approvato norme per il riconoscimento e il sostegno di questa fascia di popolazione. Norme che, benché con elementi di differenziazione tra loro, in linea di massima prevedono interventi a supporto dei caregiver familiari come sostegno psicologico, formazione, sollievo…
Inoltre, riferimenti ai caregiver familiari sono contenuti anche in alcune leggi nazionali, come ad esempio:
– Legge n.104 / 1992 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate): questa norma disciplina specifiche agevolazioni e la possibilità di richiedere permessi e congedi per i caregiver familiari che lavorano e al contempo assistono qualcuno con una grave disabilità.
– Legge n. 205/2017 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020): in questa norma viene data per la prima volta una definizione legale di caregiver familiare, come “la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della Legge 20 maggio 2016 n,76,, di un familiare o di un affine entro il secondo grado , ovvero nei soli casi indicati dall’ articolo 33 comma 3 della Legge 5 febbraio 1992 n.104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, ai sensi dell’ articolo 3 comma 3 della Legge 5 febbraio 1982 n.104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980 n.18.”
All’articolo 1 comma 254 viene istituito, per la prima volta, un fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del Caregiver familiare.
– Piano nazionale cronicità, in cui vi sono numerosi riferimenti al caregiver familiare come interlocutore privilegiato del personale sanitario nella presa in carico di persone con patologie croniche attraverso il patto di cura.
– DPCM 12 gennaio 2017, art.21, comma3 (Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza) in cui si riconosce il coinvolgimento del caregiver familiare nella elaborazione del Piano Assistenziale Individuale redatto dalla Unità di Valutazione Multidimensionale.
Una proposte di legge unificata (Ddl 1461) sui caregiver familiari, incardinata in Commissione Lavoro del Senato, è in attesa di ripresa dei lavori parlamentari.